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Mary Poppins, il ritorno...o quasi?

E’ finalmente uscito nelle sale italiane il così tanto agognato seguito del film “Mary Poppins”, che vide Julie Andrew e Dick Van Dyke, nei rispettivi panni di Mary Poppins e Bert, proclamarlo nel lontano 1964 con la loro spettacolare interpretazione, come uno dei musical/animazione più apprezzati di sempre. Grandi e piccini sono stati in fermento nell'attesa che “un vento con qualcosa di strano” portasse loro la tata per eccellenza, cadere dal cielo col suo tipico portamento ed il suo fedele ombrello. La storia ripercorre le vite dei piccoli Banks, oramai divenuti grandi, 20 anni dopo le vicende del primo film. Al numero 17 dei viale dei ciliegi, vive Michael Banks con i suoi tre figli, Annabel, John e Georgie, vedovo da poco più di un anno e con il solo aiuto della domestica Ellen e di sua sorella Jane, ora divenuta una sindacalista. La famiglia Banks vive nel caos domestico, ma con un forte senso di appartenenza alla famiglia. I loro guai si concretizzano quando, per conto del direttore della banca di Londra William Wilkins, nipote del signor Dawes Jr, fa comunicare dai suoi scagnozzi, Gooding e Fyre, l’atto di pignoramento della casa, per il pagamento arretrato del prestito. Niente potrebbe distruggere di più la precaria felicità della famiglia Banks, come il dover lasciare il luogo tanto amato e ricco di ricordi che li lega ai membri della famiglia che ormai non ci sono più. Ed è così che la nostra cara Mary Poppins decide di far ritorno e di riprendere il suo lavoro di tata. Sarà come rifiondarsi nel passato l'aver di nuovo Mary nelle loro vite, per Michael e Jane, ormai cresciuti e convinti che ogni cosa avvenuta nel passato sia stato solo frutto della propria immaginazione. Ora però tocca ai nuovi piccoli Banks vivere le spettacolari avventure che solo Mary Poppins, con l’aiuto di Jack il lampionaio, può rendere possibili. E con un tuffo nel mare da una vasca da bagno, o la pittorica escursione nel vaso della mamma, con tanto di animali parlanti e spettacolo canoro, all'esperienza a testa in giù dalla cugina Topsy, sarà come rivivere quei momenti salienti del lontano 1964, che ne consacrarono la fama. Con un pizzico di magia e di aiuto da parte di Mary Poppins, la famiglia Banks al completo, riuscirà a salvare la propria casa dalle grinfie dell’antagonista cattivo William Wilkins? Beh, per scoprirlo non vi resta che correre al cinema per tuffarvi in questa fantastica esperienza. Ma ora passiamo alla parte critica del film. Grosse aspettative gravavano su Emily Blunt e sulla sua interpretazione, nei panni della nuova Mary Poppins. Ma sarà stata all’altezza del compito?

Sicuramente è un’ottima attrice, capace di splendere sul grande schermo, ma in questo caso non riesce ad offuscare la sua predecessora riproponendo si il personaggio, ma non riuscendosi mai a distaccare dal vecchio canone. Insomma, difficile non guardarla con occhio critico. Ed anche la storia, se si è visto il primo film, risulta essere più un elogio a quella prima trasposizione che un vero e proprio seguito: le vicende stesse sono per lo più analoghe a quelle già viste, come il giardino del dipinto di Bert ora divenuto un giro in calesse in un vaso, con tanto di pinguini, oppure la stanza a testa in giù della cugina Topsy al posto del tè sul soffitto dello zio Albert, per non parlare della famosa scena sui tetti con gli spazzacamini ora divenuta una passeggiata ballante nei vicoli di Londra, coi lampionai. La scena che ricollega di più gli avvenimenti precedenti con quelli attuali è sicuramente l’ingresso dei piccoli Banks, accompagnati da Mary Poppins, nella banca di Londra, che a causa di un fortuito caso rischia di rovinare i rapporti familiari in entrambi i film. Sicuramentesotto questo aspetto, sono rimasta un po’ delusa, aspettandomi nuove ed affascinanti avventure, ma il film di per sé è riuscitissimo. Come fare a non adorarlo dall’inizio fino alla fine? Le scene sono bellissime, così colorate e piene di energia positiva, un inno al fanciullino che è dentro ognuno di noi (come direbbe Pascoli), permettendo a grandi e piccini di vivere un’esperienza straordinaria sotto ogni punto di vista. Le canzoni poi sono uno spettacolo per le orecchie. La scena che ho preferito di tutto il film?

******SPOILER ALERT

Quella finale in cui i personaggi principali, e non solo, acquistando il “palloncino giusto” riescono a volare liberi nel cielo, in un'esplosione di colori e di emozioni. Come fare a non sorridere per tutto il tempo? Consiglio vivamente di vederlo, lasciando però a casa le aspettative di un film rivoluzionario nel suo genere, e di prepararsi ad ammirare in tutto il suo splendore la magia che solo Mary Poppins può darci.

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