Un dispositivo che legge il cervello, da Mark Zuckerberg


Da quando la tecnologia ha cominciato a fare passi da gigante, si è sempre parlato di controllo del cervello, monitoraggio di essi, perchè è il cervello la zona più imperscrutabile del corpo umano.
E un gruppo di ricercatori finanziati dalla fondazione di Mark Zuckerberg, creata insieme alla moglie, ha realizzato e testato sulle scimmie un dispositivo che può leggere gli impulsi elettrici del cervello legati ai movimenti e correggerli in tempo reale.
L'esperimento è descritto su Nature Biomedical Engineering, e apre la strada a terapie di malattie come il Parkinson. Il dispositivo si chiama 'Wand', ed è stato realizzato dall'università di Berkeley e dalla start up privata Cortera. Il 'pacemaker cerebrale' puó monitorare il segnale di 128 punti diversi del cervello, su cui sono piazzati degli elettrodi, riuscendo a influenzarli a sua volta con una scarica. Il processo è regolato da un algoritmo in grado di separare il segnale proveniente dal cervello da quello 'di ritorno' generato dallo stesso dispositivo, uno dei principali problemi da affrontare. Nel test le scimmie dovevano muovere un joystick per seguire un obiettivo su uno schermo.
'Wand' si è dimostrato in grado di capire in anticipo quando gli animali stavano per compiere il gesto e di fermarlo con una scarica elettrica.
Un giorno potrebbe avere applicazioni per una serie di malattie che colpiscono i movimenti, inclusi i traumi della spina dorsale e l'epilessia.

Il progetto, spiega Rikky Muller (ricercatrice dell'Università di Berkeley e confondatrice dell'azienda) ha ottenuto finanziamenti anche dal Darpa, il braccio scientifico del dipartimento della Difesa statunitense, e mira a fare in modo che gli utenti riescano a comandare il computer con il cervello.