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Dragon Trainer, dal 2010 ad oggi

Film animato che fa la sua comparsa per la prima volta sul grande schermo nel 2010, diretto da Chris Sanders e Dean DeBlois e tratto dal libro “Come Addestrare un drago” del 2003 di Cressida Cowell, risulta essere un buon investimento tanto da meritare ben due seguiti.

La storia segue delle linee guida molto semplici, cambiano i paesaggi e le locazioni ma il filo conduttore che che muove il tutto sono l’unione tra vichinghi, duri combattenti dediti alla guerra, e draghi, creature mitologiche che lasciano dietro di loro scie di morte.

Ma cosa potrà mai indurre a narrare le loro vicende se non un alleanza, o ancor meglio un’amicizia tra un drago ed un vichingo?

Questa è la storia di Berk, un isola vichinga dove i propri abitanti perpetuano una lunga ed incessante guerra : quella contro i draghi.

L’ammazzadraghi è un duro lavoro ma sembra essere anche un passatempo, se solo non ci fosse un unico membro dalle inclinazioni diverse. Hiccup, figlio del capo villaggio, bravo in tutto tranne nell’essere un vichingo. E sarà proprio lui che risparmierà la vita ad il più feroce ed inarrestabile drago: una furia buia.

Questa nuova e sorprendente amicizia rivoluzionerà le loro vite, trasformandoli in allevatori di draghi.

Beh che dire, le premesse già di per sé sono ottime, aggiungendole nel secondo capitolo a delle battaglie contro un nemico del passato, con tanto di colpi di scena ( un ritrovamento ed una morte a dir poco sconvolgente ), il terzo ed ultimo capitolo deve senz'altro riuscire a surclassarli con tematiche ancor più forti.

Ed avendolo visto c’è riuscito in pieno: così profondo e maturo, vede ancora una volta la vita dei protagonisti sconvolta e messa a repentaglio, senza tralasciare una crescita sostanziosa del protagonista.Film semplice e d’effetto, crea emozioni contrastanti durante la sua proiezione. A livello grafico è davvero bello, ricco di colori e di forme sinuose, le musiche di sottofondo che ricordano le ballate celtiche ne accompagnano il tutto, travolgendoti e trasportandoti in terre lontane. In alcune scene, con un occhio attento, risulta essere una rivisitazione del film Avatar: I colori del mondo nascosto ricordano la struttura grafica di pandora, con i suoi colori sgargianti di notte (in realtà anche la tana dei draghi, del secondo capitolo, è davvero simile alle montagne fluttuanti di Pandora) ma nonostante queste analogie riescono a farle proprie in Dragon Trainers, rendendo molto più l’idea di un universo governato da draghi.

La parte riflessiva del film è quella che mi ha colpito di più, la separazione risulta essere sempre una cosa difficile da affrontare, non ci si sente mai pronti a lasciare il nido, ma ahimè fa parte della crescita, lasciare andare le persone amate, non abbandonando il passato sia chiaro.

Consiglio questa saga dal primo all'ultimo film, per chi desiderasse trascorrere dei momenti tranquillamente, tra un sorriso ed un lacrimuccia. Top

#Dreamworks #Drago #DragonTrainers #film

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