Il reselling italiano e la morte del fumetto

Come purtroppo sapete, oggi si è diffusa in Italia la notizia della morte di Kentarō Miura, mangaka giapponese famoso per alcune sue celebri opere, tra cui Berserk. Questo articolo però non verterà sulla perdita del maestro ma sul fenomeno del reselling.
Per chi non sapesse di cosa si tratta, la pratica del reselling consiste nel possedere un prodotto molto ricercato, di solito in edizione limitata, e poterlo rivendere a prezzo maggiorato a coloro che non riescono ad ottenerlo in altro modo.
Ovviamente questa pratica è sempre esistita e non è illegale, dato che risponde semplicemente alle basiche leggi di mercato di domanda-offerta e anzi spesso viene direttamente o indirettamente incoraggiata dal produttore tramite la creazione di prodotti in edizione limitata.
Un esempio di reselling famoso in Italia è stato quello dello scorso novembre 2020 con l'assalto all'acquisto delle scarpe brandizzate Lidl.
Tornando al nostro settore di competenza specifico, ovvero il fumetto, già poche ore dopo il diffondersi della notizia della scomparsa di Miura si è potuto notare come sul mercato amatoriale del fumetto italiano siano dilagate inserzioni di vendita della sua opera più famosa a prezzi notevolmente maggiorati.
Nell'immagine qui accanto, ad esempio, si possono vedere alcune delle numerosissime inserzioni comparse su Ebay che vendono il primo cofanetto di Berserk, edito da Panini solo il 24 dicembre scorso al prezzo di 27.50€ e rivenduto anche tre volte il suo prezzo originale.

Ebay è il canale privilegiato quando si tratta di vendita tra privati, ma tali compravendite trovano terreno fertile anche su altre piattaforme, ad esempio Facebook con la sua sezione di marketplace o semplicemente nei gruppi dedicati appunto alla compravendita di fumetti, manga, videogame, ecc.
Ora, per quanto moralmente riprovevole possa risultare quest'ultimo caso esempio di Berserk, con la notizia della morte di un autore che coincide con l'inizio del lucro, ricordiamo che appunto la pratica non risulta illegale, e il topic dell'argomento che presentiamo in questo articolo è un interrogativo su quale sarà il futuro del mercato del fumetto in Italia.
Solo pochi giorni fa un altro caso eclatante riguardo il reselling di manga, la mattina dell'11 maggio e l'assalto al sito Panini per la steelbox di Naruto.
Terzo titolo ad avere una versione limitata in stellbox dopo Bleach e Death Note (che già avevano visto assalti e conseguente reselling immediato) questa versione "speciale" del primo numero di Naruto al prezzo di 19.90€ era già precedentemente finita per errore in vendita sul sito della casa editrice nella notte del 22 febbraio, venendo presa da assalto. Ne conseguì un immediato comunicato da parte di Panini in cui si chiedeva scusa per l'errore, si limitava a 5 le copie acquistabili per account e si rassicuravano gli acquirenti che gli ordini fatti sarebbero stati evasi all' effettiva messa in vendita del prodotto, posticipata appunto alle 10.00 di mattina dell' 11 maggio. Nel frattempo, la sera stessa Ebay, come Facebook ecc, era già pieno di inserzioni di vendita dagli 80€ in poi.
Poi "venne il giorno"
Già prima delle 10 il sito era stato preso d'assolto mandandolo in tilt a causa del flusso di utenza. Per i fortunati che tra refresh della pagina e messaggi di "errore" riuscivano a vedere il prodotto c'era comunque lo scoglio dell'aggiungerlo al carrello e procedere all'ordine prima delle 10.35, orario in cui tutto è finito.
Potete immaginare dove siano la maggior parte di quelle copie oggi, basta riguardare la foto in alto e usare la fantasia.
Berserk, Naruto, Death Note, sono solo gli ultimi e più recenti esempi di una pratica che sta crescendo incontrollata e in maniera sempre più esasperata (come il vendere qualcosa che nemmeno hai), probabilmente alimentata anche dalle ripercussioni psicologiche ed economiche dovute ai mesi di lockdown.
Ma tutto ciò che futuro porterà per gli appassionati?
Ci sarà convivenza?
Il reselling imploderà su se stesso lasciando copie invendute (in mano ai privati)?
Il mercato diverrà una costante corsa a chi acquista per primo?
O il reselling scoraggerà definitivamente gli appassionati dal comprare copie fisiche?
Noi non abbiamo la sfera di cristallo e non sappiamo quale di questi scenari si avvererà, ma possiamo solo auspicare alla creazione di una regolazione che porti ad una pacifica convivenza tra queste realtà.